Tikal

28 Marzo 2009
guatemala

Anche Tikal, come i due siti precedenti che abbiamo visitato, è inserito nella giungla e si estende su una superficie molto vasta. Per visitare i vari monumenti abbiamo percorso sentieri in mezzo alla giungla, adorando così anche le numerose specie di uccelli ed il loro bel canto. Per essere proprio sincero, dopo 4 giorni passati tra le più svariate rovine dei Maya mi sono concentrato molto di più sulla natura stupenda e la magica atmosfera del posto che sui suoi edifici.t

La città di Tikal è chiamata anche New York del mondo Maya per l'elevata altezza e la snellezza delle sue piramidi. Nella prima parte del sito ci sono 4 palazzi presidenziali ed un cortile cerimoniale, il tempio numero 1, chiamato Il Grande Giaguaro, alto oltre 60 m del quale è stata scoperta soltanto la parte superiore, e l'acropoli centrale con la zona residenziale dei nobili e quella amministrativa, che comprende 55 palazzi. Il tempio numero 2 è provvisto di una scala esterna in legno per far salire i turisti e ovviamente abbiamo sfruttato l'occasione per salirci anche noi e goderci una bella vista sulla piazza centrale che è una delle più antiche del Guatemala e risale al 800 a.C.

Abbiamo ammirato anche il tempio numero 4, denominato Serpente bicefalo, a due teste, il più alto edificio dell'America precolombiana, più di 70 m, costruito nel 740 d.C. ed ancora parzialmente coperto dalla terra nella zona bassa. Siamo saliti anche su questo edificio e la panorama che si protraeva sotto i nostri piedi ci ha tolto il fiato. In questa zona archeologica è stata filmata anche una parte del primo episodio delle Guerre stellari. La foto sotto è la prova.

foto panoramica del paesaggio di Tikal

Passeggiando, abbiamo visto anche il complesso delle piramidi gemelle e la struttura identificata come 5C-55 è un osservatorio astronomico, sempre presente nei siti Maya per la loro grande dedizione all'astronomia. Non tutti i reperti archeologici di Tikal sono stati ancora portati alla luce e gli archeologic avranno parecchio da fare anche negli anni futuri.

Durante la visita si sono fatte anche due piccole soste per riposare un po' e per riprovare la birra Gallo, ma alla fine il giudizio era unanime: non è un gran che. Finita la visita, un veloce pranzo e via verso il vicino aeroporto dove abbiamo lasciato il gruppo che doveva andare a Guatemala City. Dal nostro gruppo iniziale si è staccata la copia svizzera. Il resto della giornata abbiamo trascorso in pullman in quanto per raggiungere Belize City ci volevano altre 4-5 ore di viaggio.


Ospite di SpaziOso