Lamanai

29 Marzo 2009
belize

Lamanai, uno dei più importanti siti Maya in Belize, si raggiunge in un'ora di macchina dal Belize City e si trova sulla sponda del fiume New River e pertanto ci vogliono altri 40 minuti per arrivare al sito in una moto lancia grande, guidata da una mano esperta della nostra nuova guida beliziana. La guida in barca era molto piacevole: si andava velocemente, con le forti inclinazione nelle strette curve del fiume, si sentiva la coda che scivolava via un momento prima di raddrizzare la lancia: come in un luna-park sulle montagne russe. Ma non è stato soltanto il movimento che ha attirato la nostra attenzione; sul fiume c'è una vita intensa, con tante barche e tante famiglie che si dedicavano alla pesca, una delle attività economiche principali della zona.

La giungla avvolgeva tutto il fiume formando una fiabesca interferenza tra l'acqua e la vegetazione e all'improvviso il fiume si è allargato e la giungla ci a scoperto sopra le suo chiome la cima di una piramide: siamo arrivati nel sito archeologico. Per la prima volta in 6 giorni si sentiva nell'aria l'odore di pioggia. Il cielo era scuro, le nuvole si spostavano velocemente, ma siamo stati fortunati; letteralmente due gocce d'acqua e tutto finito. A metà della visita, durata circa due ore, è uscito anche il sole.

Il nome Lamanai significa "cocodrillo sommerso". Le prime tracce di una comunità Maya in questo loco sono rintracciabili nel 1200 a.C che proveniva dal Guatemala o dal sud del Chiapas in Messico. Nel sito sono presenti numerosi monumenti datati nei vari periodi storici. Il primo che abbiamo incontrato si chiama Il Tempio della Maschera. Il nome ovviamente proviene da una bellissima maschera che si trova sulla facciata del tempio, coperta in un modo provvisorio con una tenda per proteggerla dalle condizioni meteoriche.

Ma l'attrazione principale del sito è la piramide denominata N10-43, alta 33 m, ma molto snella come struttura. La sua costruzione è iniziata negli anni 100 a.C. Su questa piramide si poteva salire, ma vista l'elevatissima inclinazione degli scalini, e stata predisposta anche una corda per facilitare la salita e la discesa. Ci siamo arrampicati ed eccitati abbiamo osservato dall'alto la giungla ed il fiume nella loro simbiosi. Stando in cima stavo pensando in quel momento che una cosa del genere, cioè arrampicarsi su un posto così, senza alcuna protezione, sarebbe impensabile. La parola d'ordine in Europa è la sicurezza, giustamente direi, ma le misure che seguono questo concetto spesso ci tolgono le adrenaliniche esperienze come quella vissuta in Belize.

Verso la fine abbiamo fatto un passeggiata nel largo complesso delle abitazioni dei nobili Maya, caratterizzate dai numerosi bassi rilievi in stucco. E dopo questa piacevole camminata, poco impegnativa rispetto ai due giorni precedenti, è arrivata l'ora del pranzo a sacco. Ma in effetti, non era proprio al sacco, tranne per il fatto di essere stato servito dalle nostre guide sotto una tettoia dedicata a questo scopo. Un ottimo pollo, fatto in un modo un po' particolare che nessuno di noi abbia prima assaggiato, il riso con i fagioli, un contorno classico della cucina creola. Tutto molto buono, ma il meglio è arrivato con la frutta. A me non piace la papaya, ma quella che ho provato là non c'entrava niente con quella che si compra a Milano, ma anche quella che abbiamo di solito mangiato in questo tour: una delizia assoluta.

Amish

Volevo dedicare un capitolo speciale agli Amish che abitano nella zona del fiume e che abbiamo soltanto visto dalla nostra imbarcazione, ma a tutti noi hanno lasciato una forte impressione. Una comunità che spicca già visivamente da tutte le altre in quella zona, per la pelle bianchissima ed i vestiti a cappelli europei, ma quelli che si portavano tanti, tanti anni fa. Questa comunità del Belize è arrivata qui da Chihuahua, dal nord del Messico. Il paese della loro origine è la Svizzera, dove nel ‘500 si è formata una setta cristiano protestante anabattista.

La loro caratteristica più nota è la laboriosità. Lavorano la terra e praticamente tutta la verdura e frutta che si produce in Belize proviene dalle loro piantagioni. Hanno grandi allevamenti di bestiame e producono anche latte e formaggio. Esistono dei principali gruppi di Amish. Uno ortodosso che rifiuta l'uso di una qualsiasi tecnologia e anche oggi eseguono tutti i lavori manualmente o con l'aiuto degli animali. L'altro gruppo è progressista ed accetta l'uso del trattore, degli elettrodomestici e delle altre attrezzature, ma comunque rispettano strettamente il loro modo di vivere, isolato dalle altre comunità.

Finita la visita a Lamanai abbiamo proseguito con il nostro pulmino verso Messico che si trova a pochi chilometri di distanza. Sulla frontiera beliziana abbiamo lasciato la nostra guida Carlos ed abbiamo cambiato anche il pulmino (abbiamo il confine passato a piedi con i bagagli in mano), ritrovando il nostro precedente autista messicano José e via verso Kohunlich.


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