Chichen Itza

24 Marzo 2009
messico

Siamo partiti alle 8 di mattina per il nostro tour. Il nostro gruppo comosto da 11 turisti era accompagnanto da Azkael, guida messicana che parlava italiano, a bordo di un pulmino guidato da José. La nostra prima destinazione era Chichen Itza, distante circa 200 km da Cancun. Dopo una sosta idraulica, come piaceva tanto alla nostra guida chiamare le nostre soste, siamo arrivati verso le 11:30.

Il sito archeologico di Chichen Itza è uno dei più visitati e più turistici di tutta la penisola di Yucatan. Questo è sicuramente dovuto alla vicinanza della Riviera Maya, dove ogni anno arrivano milioni di turisti da tutto il mondo, prevalentemente americani. Essendo relativamente vicino, questo sito è una meta ideale per una gita turistica di un giorno.

La parte più antica della città, quella che si incontra all'inizio della visita, è chiamata Chichen Itza vecchio e risale al 200 d.C., circa. Una delle prime piramidi che si incontra ha in fondo due teste di serpente con le fauci aperte: sono la rappresentazione di dio Cuculcan. Cucul vuol dire fiume, mentre Can significa serpente.

Dio Cuculcan rappresentava 3 livelli del mondo, come lo intendevano i Maya: il cielo, la terra e la sottoterra. Il serpente rappresenta la terra, la piuma simbolizza gli uccelli che rappresentano il cielo (i sacerdoti portavano il pennacchio, che con le suo piume invocava il cielo), e le fauci aperte presentano 4 canini del felino sacro dei Maya, cioè il giaguaro, un animale dell'oscurità, del buio, che rappresenta la sottoterra.

Fa parte di questa zona vecchia anche la costruzione astronomica più importante del mondo Maya scoperta dagli archeologi. Ha la forma di un osservatorio e da qui viene anche il suo nome ufficiale: Osservatorio. Qui i Maya facevano i loro studi astronomici. Gli scienziati hanno scoperto che nel solstizio d'inverno e quello d'estate, quando l'asse della Terra è più inclinata rispetto al sole, i raggi del sole all'alba passano attraverso le 4 porte presenti sulla cupola. Questo grazie all'inclinazione della base di 17 gradi, che corrisponde all'angolo di inclinazione dell'asse del nostro pianeta.

l'edificio chiamato Osservatorio dettaglio della cupola dell'Osservatorio

I nomi dei siti, dei templi sono quelli decisi dagli archeologici in quanto i nomi veri, quelli antichi, si sono persi nel tempo. Una delle ragioni di questa perdita è dovuta al fatto che gli spagnoli dopo aver capito la potenza culturale del popolo Maya, hanno distrutto tutti i documenti scritti.

Nell'anno 700, 800 inizia l'abbandono della vecchia parte della città con l'idea di trasferirla in una zona vicina, un centinaio di metri, che oggi si chiama Chichen Itza nuovo e che ha un stile arcitettonico diverso, nato dall'influenza di un gruppo arrivato dal centro del Messico. Tra il 600 e il 1250 d.C., Itza era il centro politico, economico, religioso e militare non soltanto di Yucatan, ma il dominio si estendeva anche nelle zone di Campeche e Tabasco. I vari villaggi, diffusi attorno in un area di circa 25 chilometri quadri, erano collegati con la parte centrale della città con le strade, o meglio chiamarle sentieri in quanto i Maya non conoscevano e non usavano i veicoli sulle ruote. Sono stati scoperti centinaia di chilometri di tali sentieri chiamati "sacbeob", pavimentati con le pietre ed anche oggi ben conservati.

La piramide che domina Chichen Itza nuovo è in buona parte ristrutturata sui due lati, mentre gli altri due sono ancora uguali come quando il sito è stato scoperto. La cosa interessante è che quando uno ci si mette in linea con una delle quattro porte che si trovano nel tempio in cima e batte le mani, si sente una specie di eco, ma molto più alto come tonalità; sembra quasi un fischio. Questa caratteristica audio-architettonica è stata voluta per dare la potenza alla voce dei sacerdoti che predicavano dall'alto, che così sembrava acusticamente una voce di dio L'altra cosa curiosa è che sotto la piramide è stata scoperta un'altra piramide, ed è un fatto riscontrato anche negli altri siti archeologici. I Maya all'inizio di ogni secolo, che secondo le loro convenzioni durava 52 anni solari, dovevano costruire una nuova piramide e spesso utilizzavano quella precedente come un cassero su quale rifare una nuova, molto più velocemente e con una quantità del materiale molto minore.

la principale piramide di Chichen Itza tempio dei guerrieri campo di pelota

A Chichen Itza si trova il più grande campo di Pelota mai scoperto. Pelota è un gioco con la palla che i Maya praticavano con tanta dedizione. Lo scopo del gioco era di far passare la palla, fatta di gomma, dentro un anello posto verticalmente su un muro che delimitava il campo. Giocavano due squadre e per toccare la palla si potevano utilizzare soltanto i gomiti ed i fianchi. Alla fine del gioco si sacrificava uno dei giocatori, ma anche oggi non è chiaro se tale giocatore apparteneva alla squadra perdente, come sembrerebbe logico a noi, oppure a quella vincente in quanto la morte per i Maya era un onore ed era intesa come una parte integrante della vita.


Ospite di SpaziOso