Isola di Mujeres

4 Aprile 2009
messico

Dall'isola di Contoy siamo andati all'isola Mujeres, l'isola delle donne. Visto che andavamo in vento la navigazione era molto dura, la barca si arrampicava sulle onde e dopo cadeva nel vuoto, a volte si impennava. Abbiamo presso tante botte ma l'atmosfera era allegra, da turisti che finalmente hanno trovato anche un po' di adrenalina; ci sembrava di stare in un luna park.

Mujeres è un posto molto turistico ed è tra i pochi che hanno conservato l'architettura e lo stile messicano anche oggi. Non ci sono molte stradine da percorrere visto che la cittadina è piccolina e in pochi minuti si arriva da una costa all' altra. Il tutto è molto pittoresco e le case sono, come da abitudine messicana, molto colorate. Abbiamo fatto un piccolo giro e un po' di shopping: tre magliette di cotone di buona qualità a soli 100 pesos (6 euro) ed una buona bottiglia di tequila (Casaderos, quello che abbiamo bevuto a Kohunlich, a 320 pesos, cioè 18 euro). L'ultima sosta era in un bar gestito da una coppia italiana di Bologna. E là mi sono quasi strozzato con il caffè. Era buono, un espresso italiano come si deve, ma mi è andato di traverso. Colpa mia perché non ascoltavo i consigli di mia mamma quando ero piccolo: mentre si mangia e si beve, non si parla. Ed ecco la prova che parlare troppo può essere pericoloso. Siamo tornati al porto all'ora stabilita dalla nostra guida ma eravamo gli unici del gruppo. Per far passare il tempo ci siamo presi due cocchi, uno con un rum cubano ed uno con la tequila.

Al ritorno, prima di accostare la barca nel porto di Cancun, il nostro barcaiolo Sergio, un messicano, ha fatto un po' di spettacolo: si è messo una maschera di un combattente di wrestling e ha fatto tutte le pose di un macho guadagnandosi una marea di applausi. Ha raggiunto anche lo scopo finale della sua performance artistica: raccogliere una buona mancia per se e per i suoi due aiutanti che hanno preparato il pranzo.


Ospite di SpaziOso