Flores

27 e 28 Marzo 2009
guatemala

Finalmente siamo arrivati in albergo di Flores verso le 7 di sera, dopo più di 370 km in pulmino, più un'ora e mezza in moto lancia; è stata dura quella giornata, me l'ho ricordo anche oggi. Una bella doccia rinfrescante, un riposino di mezz'oretta ed eravamo già pronti per le nuove avventure. Il nostro albergo distava circa 10 minuti a piedi dalla isola di Flores, il centro storico della città che si trova sul lago Peten Itza, collegata con un ponte con la costa. L'isola è abitata da circa mille cinquecento persone ed è molto piccola, con poche strade che si potevano percorrere. Ma in quel posto c'è decisamente vita. Tantissimi giovani, locali strapieni e la musica ad alto volume dappertutto. Quasi tutto il gruppo è finito in un ristorante del quale non mi ricordo più il nome (vista la fatica di quel giorno, mi perdono), raccomandatoci da Carlos. Tutto buono, ma specialmente l'astice che ho preso io: 120 quetzal, circa 15 euro, con un ricco contorno.

La prima colazione sul terrazzo dell'albergo con una bella vista sul lago e sull'isola. Tutti pronti per partire davanti all'albergo e qui scopriamo (ci è stato detto che sarà così, ma un po' di sorpresa c'è sempre) un altro gruppo di italiani che si unisce a noi, o noi a loro. Visto che siamo oltre 30, qui c'è anche un vero pullman che ci porterà a Tikal. La dico tutta: è più bello, più intimo in 11 che in 30 (ma che scoperta che ho fatto). Più grande è un gruppo c'è più probabilità di trovare qualcuno, oppure qualcuna che si lamenta. Anche la comunicazione all'interno di un gruppo così vasto è difficile e a volte è necessario utilizzare anche il fax (se non hai capito niente, non preoccuparti: questo passaggio è dedicato a quelli che c'erano).


Ospite di SpaziOso